Ansia, Depressione: perché il floating aiuta e talvolta risolve

Credit to Dr. Justin Feinstein e Dr. Matthew Starwood

“Le emozioni negative sono cibo per gli spiriti nemici Quando gli umani non hanno ansia e paura, allora queste creature muoiono di fame." -Rudolf Steiner-

Per un crescente numero di persone, Ansia, Depressione e Paura devastano enormemente serenità, aspettative e affetti. Spesso sono solo causate dal materialismo e dal narcisismo isolazionista in cui sprofondano ogni giorno preda di una società “egoico bellica” avviata inesorabilmente al tramonto; altre volte sono gli effetti di traumi passati da cui ancora non si sono riprese. I rimedi a cui tipicamente si ricorre sono due: quelli psicoterapici e quelli farmacologici.

Le case farmaceutiche lo considerano uno dei principali filoni di business in cui fluiscono miliardi di euro tutti gli anni frutto delle vendite di ansiolitici e antidepressivi, psicofarmaci che non fanno altro che attenuare il sintomo ma certo non ne eliminano le cause e nella maggioranza dei casi creano dipendenza -fidelizzando il cliente- oltre a danni spesso irreparabili a livello funzionale. Psicologi e Psichiatri ne hanno fatto oramai la principale fonte di guadagno e difficilmente riescono a risolvere il problema alla base di questi disturbi e di tutti gli altri ad essi associati prima di svariate decine di sedute.

Se conosci Nemico e te stesso la tua vittoria e’ sicura -Sun Tzu-

Ma cos’è l’ansia anche conosciuta come angoscia, e cosa significa ansiogeno?

L'ansia è uno stato psichico dell’individuo, solitamente cosciente, caratterizzato da una sensazione di intensa preoccupazione o paura, relativa a uno stimolo ambientale specifico chiamato “stimolo ansiogeno”, associato a una mancata risposta di adattamento da parte dell'organismo in una determinata situazione che si esprime sotto forma di stress per l'individuo stesso.

L'ansia è una complessa combinazione di emozioni che includono paura, apprensione e preoccupazione, ed è spesso accompagnata da sensazioni fisiche come palpitazioni, dolori al petto e/o respiro corto, nausea, tremore interno. Può esistere come disturbo cerebrale primario oppure può essere associata ad altri problemi medici, inclusi altri disturbi psichiatrici in questo caso si definisce ansia comorbida. I segni somatici sono dunque un'iperattività del sistema nervoso autonomo e in generale della classica risposta del sistema simpatico di tipo "combatti o fuggi".

Si distingue dalla paura vera e propria per il fatto di essere aspecifica, vaga o derivata da un conflitto interiore. Tuttavia una cosa è certa: la nostra fisiologia ci impedisce di essere Ansiosi (o Depressi) e Rilassati (e Contenti) nello stesso momento. Siamo fatti così. Cerebro funziona così: o si e’ in preda all’ansia o si e’ rilassati.

Uno spartiacque fondamentale sul quale nel 1958 uno psichiatra Sudafricano, Joseph Wolpe (1938) sviluppa la teoria dell’Inibizione reciproca, poi evolutasi nella più conosciuta desensibilizzazione sistematica.

Il lettore potrà chiedersi adesso e cosa centra il Floating con tutto questo? Come il galleggiare in una soluzione mantenuta alla temperatura della pelle (34,8 C) nel più assoluto buio e silenzio, possa aiutare ad attenuare o cancellare del tutto gli stimoli ansiogeni e la depressione? Vediamo...

Secondo il Dr Jpseph Wolpe:

“se si puo’ generare una risposta antagonista all’Ansia (1)- in presenza di stimoli ansiogeni (2)-, così che questo sia accompagnata dalla completa o parziale soppressione della risposta ansiogena (3)-, il legame fra questi stimoli e la risposta ansiogena viene indebolito” progressivamente e in alcuni casi fino alla scomparsa o allo sviluppo della consapevolezza di poter controllare gli stimoli ansiogeni.

Cerchiamo di capire bene le tre ipotesi e la tesi di questa teoria, e per questo ci viene in aiuto uno studio condotto nel 2017-18 dal Dr Feinstein del LIBR (Laureate Institute for Brain Research) su 50 pazienti, secondo cui questa teoria si basa su tre ipotesi fondamentali

Effetto di un solo trattamento Floating rispetto ad aver visto un film sulla natura

La prima ipotesi (1), se si può generare una risposta antagonista all’Ansia: il Floating sposta il funzionamento del sistema nervoso in uno stato di quiescenza, che rispetto all’ansia e’ di per se antagonistico.

La seconda ipotesi (2), in presenza di stimoli ansiogeni: il Floating incrementa le sensazioni cardiocircolatorie (battito del cuore, respiro), le sensazioni che noi durante il corso della vita associamo principalmente all’esperienza di provare ansia.

La terza Ipotesi (3), così che questo sia accompagnata dalla completa o parziale soppressione della risposta ansiogena: attraverso un processo di inibizione reciproca, il Floating sopprimerà la risposta ansiogena portando ad un’acuta riduzione dell’esperienza di provare Ansia.

Nel suo Studio il Dr Feintein ha monitorato su un cospicuo campione di pazienti svariati parametri fisiologici correlati con lo stato di stress, di ansia e paura, ovvero che dessero una misura del livello di rilassamento -la risposta antagonista all’ansia- che poteva essere raggiunto dal paziente durante una sessione di Floating rispetto ad altri soggetti di riferimento che venivano fatti partecipare ad attività di rilassamento come ad esempio il visualizzare un documentario sulla natura. I risultati sono disponibili nel video riportato qui>

In particolare sono stati monitorati due parametri che meglio di altri dimostrano lo stato di stress/ansia rispetto al rilassamento: La pressione diastolica ovvero comunemente conosciuta come la “minima” e la variazione del ritmo cardiaco durante la respirazione anche conosciuta come HRV.

Cosa sono questi parametri?

Vediamo cos’e’ la pressione Diastolica. Durante il momento in cui il nostro cuore fra un battito e l’altro, dopo aver spinto il sangue nel sistema cardiovascolare, cioè quando il sangue ossigenato e’ già stato consegnato ai tessuti e quindi il cuore si può rilassare per un un breve lasso di tempo prima del battito successivo, la tensione (pressione) dell’intero sistema diminuisce, e più diminuisce, cioè più esso si rilassa, più la pressione diastolica diminuisce.

Durante una sessione di Floating sono state consistentemente rilevate diminuzioni della pressione diastolica anche di 15 mm Hg a dimostrazione del grado di rilassamento dell’intero sistema cardiovascolare e con esso di tutti i tessuti che vengono da questo irrorati di sangue ossigenato Fig. B.

L’altro parametro preso a riferimento del grado di rilassamento e’ la variazione del battito cardiaco HRV ovvero della variazione del ritmo cardiaco durante la respirazione: quando inspiriamo il ritmo cardiaco aumenta per far raggiungere più’ velocemente possibile i tessuti dal sangue ossigenato e diminuisce quando esaliamo. Questo comportamento e’ una sorta di meccanismo per regolare l’efficienza di funzionamento del cuore. Infatti una volta consegnato l’ossigeno ai tessuti il cuore rallenta riposandosi fino alla successiva inspirazione. Più’ questa variazione e’ elevata, ovvero tanto più elevata e’ la differenza fra il numero di pulsazioni durante una inspirazione e quello durante una esalazione, più il cuore funziona in relax e con esso tutto il sistema cardiovascolare.

Quando si e’ soggetti ad Ansia e Depressione la variabilità’ del battito cardiaco e’ molto bassa e quando si e’ sottoposti a Stress Cronico, ovvero permaniamo continuamente in uno stato di ansia o stress, il cuore batte continuamente senza variazione e non ha alcuna fase di recupero.

Pressione sanguigna Sistolica (A) e Diastolica (B)

Durante una sessione di Floating, gia’ dopo i primi 5 minuti, l”HRV cresce anche del 7% fino ad arrivare al 10% intorno ai 20 minuti dimostrando un marcato rilassamento e riduzione dello stress.

Ma la la diminuzione della pressione diastolica (“la minima”) e l’aumento della variazione del battito cardiaco HRV sono proprio gli ingredienti principali della risposta antagonista all’ansia quindi abbiamo realizzato l’ipotesi 1.

Adesso per realizzare l’ipotesi 2 dobbiamo accentuare i segnali che creano l’ansia: Cosa c’e’ di piu’ scatenante di sentire il nostro battito cardiaco ed il respiro in modo molto evidente proprio perche’ ci troviamo in assoluto silenzio e niente copre tali suoni e sensazioni.

Percezione del battito del cuore

Percezione del battito del cuore

Pe verificare anche la terza ipotesi dobbiamo provare che in soggetti con alta sensibilita’ (suscettibilita’) all’ansia, il floating porta effettivamente ad una acuta diminuzione del’esperienza di provare ansia.

Questo grafico evidenzia in modo incontestabile gli effetti positivi del Floating su qualsiasi disturbo da ansia o ad essa associata durante e successivamente ad una sessione di Floating (Post Float). Per interpretare il grafico le barre in Rosso rappresentano diminuzioni verificate nel campione di pazienti sottoposti alla terapia: ad esempio su una scala da 0 a 50 lo Stato di Ansia e’ risultato diminuito di circa 30 punti. Invece per quanto riguarda le barre Blu che rappresentano incrementi, ad esempio lo stato di serenita’ ha raggiunto 35 punti rispetto al campione di riferimento che non ha fatto Floating ma si e’ dedicato alla visione di un documentario. Sono tutti incrementi o diminuzioni relativi al campione che non ha praticato floating che e’ stato utilizzato come linea di riferimento per quello che potevano essere i parametri valutati. Le barre orizzontali con gli asterischi in nero rappresentano le variazioni da un minimo ad un massimo (lo spread) fra chi ha rilevato piu’ o meno miglioramenti per ogni singolo parametro monitorato. Nell’ordine andando dall’alto verso il basso:

Barre Rosse in cui si rileva una diminuzione in Negativita’ (Pessimismo), Dolore, Fatica, Insonnia, Depressione, Stato di Ansia, Stress, Tensione Muscolare. Barre Blu in cui si rivela un aumento in Ristoro, Serenita’, Rilassamento, Contentezza e Pace, Benessere complessivo, Energia, Felicita’, Positivita’ (Ottimismo).

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Praticare regolarmente il Floating permette a chi e’ soggetto ad Ansia o a disturbi ad essa correlati quali Attacchi di Panico, Stress Post Traumatico, Depressione, di diminuire progressivamente ed efficacemente il legame fra gli stimoli ansiogeni scatenanti e la manifestazione di un attacco con il risultato che progressivamente il paziente esce dalla spirale e diventa consapevole di poter gestire tali manifestazioni.

Sono attualmente in corso altri studi con Doppio Cieco su un campione molto più’ grande di soggetti per validare i risultati molto incoraggianti dello studio concluso nel 2018.