Gli “stati non ordinari di coscienza”, o NOCS, sono quei momenti in cui la nostra percezione della realtà cambia, ci sentiamo diversi da come siamo normalmente e ci apriamo a esperienze che normalmente ci sfuggono. Il tema fu esplorato anche nel film di Ken Russell del 1984, “Altered States”, ma oggi sappiamo che questi stati non sono solo cinematografici: possono diventare strumenti potenti per esplorare noi stessi e persino per affrontare la depressione.
Quando entriamo in un NOCS, il nostro senso dell’io cambia insieme al nostro modo di percepire la realtà. Diventiamo “altro” per un po’, e questa alterazione può avvenire attraverso sostanze psicotrope, tecniche di respirazione, meditazione o deprivazione sensoriale. La coscienza non è un interruttore acceso/spento: è uno spettro con infinite sfumature, e i NOCS ci permettono di esplorare queste sfumature, sia attraverso iper-stimolazioni intense, come alcune tecniche di breathwork, sia attraverso ipo-stimolazioni, come il floating…




